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Panicale: il borgo umbro che offre panorami mozzafiato sul lago Trasimeno

borgo di Panicale in Umbria
In Italia

Panicale, un borgo incantevole in Umbria, conserva la magia del Medioevo e offre una vista mozzafiato sul Trasimeno.


Nel cuore dell’Umbria, abbarbicato su un crinale, si trova Panicale, un borgo che sembra uscito direttamente da un dipinto rinascimentale. Con le sue strade acciottolate, le piazze vivaci e le chiese storiche, Panicale rappresenta un tuffo nel passato, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile.

Un borgo storico e pittoresco

Panicale è un paese storico e pittoresco situato in provincia di Perugia, non lontano dal lago Trasimeno. La sua struttura a cerchi concentrici, tipica dell’epoca medioevale, rappresenta uno dei sistemi di difesa militare più avanzati. Questa struttura ha permesso al castello di Panicale di resistere ai numerosi assedi nel corso dei secoli.

vista sul lago Trasimeno dal borgo di Panicale
© stock.adobe

Un tempo circondato da un fossato, il borgo presenta due ingressi principali: uno rivolto verso Perugia e l’altro verso Firenze. Questa struttura si sviluppa su tre livelli, ognuno con le sue stradine che convergono verso la piazza centrale.

  •  Al primo livello, entrando da porta Perugina, ci si imbatte immediatamente in piazza Umberto I, dove troneggia una splendida cisterna ottagonale in travertino risalente al 1473, successivamente trasformata in fontana. Di fronte, si erge il palazzo Pretorio del Trecento.
  • Salendo al secondo livello, si raggiunge la piazza del potere religioso, dominata dalla maestosa collegiata di San Michele Arcangelo. Questa chiesa, di origini longobarde e successivamente rinnovata in stile barocco nel 1618, ospita opere d’arte di inestimabile valore.
  • Il terzo e ultimo livello del borgo ci porta a piazza Masolino, il punto più alto di Panicale. Qui si trova il palazzo del Podestà del XIV secolo, costruito in stile lombardo-gotico dai maestri comacini. Da questa piazza, gli occhi possono spaziare sul lago Trasimeno e sulle terre di confine tra Umbria e Toscana.

Il borgo è stato riconosciuto come uno dei “Borghi più belli d’Italia” ed è stato insignito della “Bandiera Arancione” per la conservazione del paesaggio storico.

L’arte e la cultura di Panicale

Panicale è un borgo che ha dato i natali a numerosi artisti e ha ospitato opere di grande valore artistico. Uno degli esempi più illustri è Pietro Vannucci, noto come “Il Perugino”, un celebre pittore rinascimentale. La sua eredità artistica è ancora visibile nella Chiesa di San Sebastiano, dove si può ammirare un magnifico affresco che raffigura il martirio di San Sebastiano. Quest’opera, realizzata nel 1505, è un esempio emblematico del Rinascimento, con una scenografia architettonica grandiosa e una gestualità ritmica che sembra quasi una danza.


Oltre al Perugino, Panicale vanta altre opere d’arte di grande rilievo. Nella collegiata di San Michele Arcangelo, ad esempio, si trova una tavola dedicata alla Natività di Giovan Battista Caporali, allievo del Perugino. L’affresco dell’Annunciazione, attribuito a Masolino da Panicale, è un altro tesoro artistico custodito nella stessa chiesa.

Ma l’arte a Panicale non si limita solo alle chiese. Il borgo ospita anche il PAN OPERA FESTIVAL, un evento culturale che celebra la musica e attira appassionati da tutto il mondo. Inoltre, la casa di Giacomo Paneri, meglio conosciuto come Boldrino da Panicale, è un altro luogo di interesse. Boldrino fu un capitano di ventura che ebbe un ruolo significativo nelle vicende storiche locali.


Il ricamo su tulle: un’arte antica

Panicale è un vero e proprio centro dell’antica tecnica di ricamo su tulle. Il ricamo su tulle è un lavoro certosino, fatto rigorosamente a mano, che si tramanda di generazione in generazione. Si tratta di un punto ottocentesco, simile ai lavori realizzati al merletto ad ago. La tradizione del tulle è un fiore all’occhiello dell’artigianato artistico umbro.

Sebbene le sue origini risalgano all’Ottocento, è nel 1900 che questa arte ha preso piede grazie ad Anita Belleschi Grifoni che ha perfezionato la lavorazione del tulle fondando una scuola, chiamata “Ars Panicalensis”. Questa scuola ha offerto alle donne l’opportunità di un riscatto economico e personale, soprattutto in un periodo post-bellico difficile.


Oltre alle sue meraviglie architettoniche e paesaggistiche, Panicale conserva gelosamente un patrimonio artigianale che rispecchia l’anima e la passione della sua gente. Visitare il borgo umbro significa immergersi in un viaggio attraverso il tempo, dove ogni angolo, ogni pietra e ogni filo raccontano storie di vita, amore e arte.

Foto copertina | © stock.adobe


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