Menu Chiudi

Le isole Marchesi: un paradiso nascosto nel cuore del Pacifico

statua su isole marchesi
Isole

Le isole marchesi, un arcipelago vulcanico della Polinesia Francese, offrono una fusione unica di storia, cultura e bellezze naturali.


Nel cuore dell’Oceano Pacifico, dove l’acqua si perde all’orizzonte e i turisti arrivano col contagocce, ci sono le Isole Marchesi. Un posto che non si lascia trovare facilmente, ma che una volta scoperto ti resta dentro. Non è solo una meta: è un mondo a parte, dove tutto sembra più vero. Qui non trovi solo paesaggi da cartolina: c’è una storia viva, una cultura intensa e una natura che toglie il fiato.

Chi cerca un viaggio fuori dagli schemi, in un angolo ancora autentico della Polinesia Francese, troverà in questo arcipelago un concentrato di emozioni, bellezza e mistero. Le Marchesi non sono fatte per chi vuole il solito resort, ma per chi sogna l’avventura, quella vera.

Le isole marchesi tra storia, miti e resistenza


A vederle oggi, così isolate nel cuore dell’Oceano Pacifico, verrebbe quasi da pensare che siano sempre state tagliate fuori dal mondo. E invece no, la storia delle Isole Marchesi è tutt’altro che silenziosa. Pare che i primi a metterci piede siano stati viaggiatori provenienti da Tonga e Samoa, intorno al 100 a.C. Gente di mare, che portò con sé riti, parole, leggende. Tracce che ancora oggi si respirano nei canti e nei racconti della gente del posto.

Con il passare dei secoli, l’arcipelago ha visto arrivare un po’ di tutto: esploratori curiosi, missionari con le loro croci, coloni in cerca di nuove terre, perfino artisti in fuga dal mondo. Gli spagnoli ci arrivarono nel 1595, ma furono i francesi, nel 1842, a stabilirne il controllo. E come spesso accade in questi incontri forzati tra culture lontane, non tutto fu rose e fiori: le malattie portarono via vite, le abitudini cambiarono, e la popolazione ne uscì segnata. Eppure gli isolani hanno resistito. Non si sono arresi, hanno mantenuto vive le proprie tradizioni, soprattutto attraverso la musica, la danza e le arti visive.

Pensare che qui vissero e trovarono ispirazione personaggi come Paul Gauguin o Jacques Brel fa capire quanto queste terre riescano a parlare all’anima. C’è un qualcosa di viscerale che lega la bellezza del paesaggio alla forza della cultura locale.


Paesaggi mozzafiato e natura selvaggia delle isole vulcaniche

Chi ama la natura pura, quella che non ha bisogno di filtri Instagram, troverà nelle Marchesi un vero paradiso. Ogni isola ha un carattere diverso, ma tutte condividono una geologia vulcanica affascinante. Non ci sono barriere coralline a proteggerle, e questo le rende ancora più selvagge e spettacolari.

Montagne scoscese, grotte marine, falesie che cadono a picco nel blu profondo: sembra quasi di trovarsi in un set cinematografico. E invece è tutto reale. Il monte Oave, il punto più alto dell’arcipelago sull’isola di Ua Pou, domina il panorama come un gigante silenzioso.


La biodiversità qui è sorprendente. Alcune specie di piante e animali esistono solo in queste isole. E poi ci sono le cascate nascoste, le foreste pluviali, le spiagge bianchissime che sembrano disegnate a mano. Ma il bello è che, nonostante la loro bellezza, queste isole non sono mai diventate meta del turismo di massa. Forse perché raggiungerle non è semplicissimo. Ma ne vale la pena, eccome se ne vale.

Nuku Hiva, Hiva Oa e le altre gemme dell’arcipelago

Non tutte le isole marchesi sono uguali, e ognuna ha un’anima propria. Iniziamo da Nuku Hiva, la più grande: montagne, baie profonde e il villaggio di Taiohae, il cuore pulsante dell’arcipelago. Qui la vita scorre lenta, tra mercati locali e sguardi che raccontano storie antiche.


Nuku Hiva, isole marchesi
© stock.adobe.com

Poi c’è Hiva Oa, la scelta degli artisti: Paul Gauguin vi trascorse gli ultimi anni della sua vita, lasciando un segno indelebile. Ma anche Ua Pou merita una menzione: le sue colonne di basalto sembrano toccare il cielo. E se cerchi lussureggianti valli tropicali, Fatu Hiva fa per te. Infine, Tahuata sorprende con le sue spiagge bianche e l’acqua che sembra vetro.

In ognuna di queste isole si respira qualcosa di diverso: un mix di spiritualità, natura e umanità che colpisce al cuore.

Come raggiungere le isole marchesi: un viaggio fuori dal tempo

Eh già, arrivarci non è proprio come prendere un volo per Parigi. Ma il bello è anche questo, no? Le Isole Marchesi si trovano nell’Oceano Pacifico, circa 1.500 chilometri a nord-est di Tahiti, e fanno parte dei Territori d’Oltremare francesi.

Partendo dall’Italia, bisogna prevedere qualche scalo: solitamente si passa per Parigi, Londra o Francoforte, e poi si vola fino a Papeete (Tahiti). Da lì, servono ancora circa 3 ore di volo per raggiungere gli aeroporti di Nuku Hiva o Hiva Oa. Una bella impresa, insomma.

I voli partono da Roma o Milano e i prezzi possono aggirarsi intorno ai 1.124 €, ma variano a seconda del periodo. Serve un passaporto con almeno tre mesi di validità (sei, se si fa scalo negli USA) e, in quel caso, anche l’ESTA.

Un po’ di pazienza, qualche ora di volo e una buona dose di spirito d’avventura: ecco la ricetta per raggiungere un luogo che sembra fuori dal tempo, dove ogni dettaglio parla di natura, radici e libertà. Vale davvero la pena allontanarsi dal mondo, ogni tanto.

Foto copertina | © stock.adobe.com


Segui VIAGGIMUST su


NELLA STESSA CATEGORIA: