Composto da numerose isole, Zanzibar è rinomato per le sue belle spiagge, il mare cristallino e la ricca cultura swahili.
Zanzibar, quel nome che evoca subito spiagge bianchissime e mare da cartolina. Ma davvero si riduce tutto a questo? Spoiler: assolutamente no. Questo arcipelago al largo della costa orientale della Tanzania nasconde un mosaico di storia, profumi, natura e cultura che non smette mai di stupire.
Cosa vedere a Zanzibar?
Ok, le spiagge paradisiache sono senza dubbio uno dei motivi per cui Zanzibar fa sognare a occhi aperti. Ma davvero credi che sia solo mare e sabbia bianca? Neanche per idea. Questo arcipelago sparso nell’Oceano Indiano conta più di 50 isole, tra cui Unguja (la più grande, quella che chiami semplicemente Zanzibar) e la meno conosciuta ma affascinante Pemba.
Un tempo era un nodo centrale per il commercio di spezie e schiavi, oggi invece è un mix sorprendente di natura selvaggia, cultura swahili, e un pizzico di lusso che non guasta mai. Puoi perderti tra immersioni che sembrano sogni a occhi aperti, mercatini dove ogni bancarella racconta una storia e profumi intensi di noce moscata e chiodi di garofano che sembrano inseguirti ovunque, mescolandosi alla brezza dell’oceano. Un’esperienza che, fidati, ti resta addosso.
I vicoli di Stone Town
Un mix di cultura africana, araba, indiana ed europea, una fusione di architettura che rende questa città così unica e speciale. Passerete davanti al vecchio mercato degli schiavi dove è stata costruita la prima chiesa anglicana dell’Africa orientale. Ammirerete le pareti costellate di versi del Corano e vi recherete al mercato locale per inebriarvi del profumo delle numerose spezie che l’isola ha da offrire.
Le tartarughe giganti di Prison island
Prison Island sembra uscita da un racconto, ma custodisce una pagina amara. Un tempo usata come stazione di quarantena e luogo di detenzione per gli schiavi, oggi ospita le famose tartarughe giganti di Aldabra, alcune ultracentenarie. A soli 30 minuti di barca da Stone Town, è una tappa che mescola emozione e meraviglia.
Il Forte arabo
Costruito dagli Omani sul sito di una vecchia chiesa portoghese, il Forte Arabo è un’imponente testimonianza delle dominazioni passate. Le sue mura color ocra raccontano secoli di passaggi e poteri, e oggi ospitano anche eventi culturali, spettacoli e piccoli mercatini.
Le scimmie di Jozani Forest
Se hai voglia di verde e natura, la foresta di Jozani ti accoglie con le sue creature più famose: i colobi rossi, scimmiette endemiche dall’aria curiosa e dal pelo rossiccio. Non c’è da preoccuparsi, sono abituate alla presenza umana, ma meglio non allungare la mano.
E poi ci sono le mangrovie, fondamentali per proteggere l’isola dall’erosione e dagli eventi climatici estremi. Un ecosistema prezioso, rispettato e venerato dagli abitanti del posto.
Visitare le piantagioni di spezie
Non puoi lasciare l’isola senza aver fatto un tour delle spezie. Camminare tra piantagioni di cannella, pepe nero e vaniglia è come sfogliare un libro a metà tra botanica e cucina. Ti sorprenderà vedere da dove arrivano quei sapori che usi ogni giorno senza pensarci troppo.
I villaggi di Zanzibar
Paje
Paje è un mix emozionante di villaggio di pescatori tradizionali con resort di lusso e resort di kitesurf per gli stranieri.
La fascia costiera è sabbiosa, fiancheggiata da piccole capanne e palme. All’incrocio tra Kitogani (Stone Town) a ovest, Bwejuu a nord e Jambiani e Makunduchi a sud, Paje è un ottimo punto di partenza per esplorare l’isola.
Jambiani
Jambiani è rimasto un tradizionale villaggio di pescatori, anche se oggi ci sono alcune località balneari e centri di kitesurfing. Come a Paje, l’allevamento di alghe marine è una delle principali fonti di reddito per il villaggio, e le donne gestiscono le fattorie, raccogliendo le erbacce con la bassa marea.
Nungwi
Situato all’estremità settentrionale di Zanzibar, il villaggio di Nungwi si trova a circa un’ora di macchina da Stone Town. Anche Nungwi, un ex villaggio di pescatori tradizionale, è ora ben sviluppato con i suoi resort e ristoranti. La spiaggia di Nungwi è stata a lungo considerata una delle più belle spiagge di Zanzibar.
Cosa fare a Zanzibar: kitesurf, delfini e ristoranti sull’acqua
Zanzibar non è solo relax: è anche avventura sull’acqua. Il kitesurf spopola tra Paje, Nungwi e Jambiani, ma c’è spazio anche per lo snorkeling e le immersioni. Vuoi qualcosa di più emozionante? A Kizimkazi puoi nuotare vicino ai delfini, ma occhio: sempre nel rispetto delle linee guida per un turismo etico.
Da non perdere poi una cena al The Rock Restaurant, un piccolo gioiello sospeso sull’oceano. Ci arrivi in barca (o a piedi, con la bassa marea), ti siedi e ti godi un piatto di pesce fresco con vista sull’infinito. Non serve aggiungere altro.
Dove si trova Zanzibar e come arrivarci
Zanzibar si trova a circa 7000 chilometri dall’Italia, al largo della costa orientale della Tanzania, di fronte a Dar es Salaam.
Nonostante la distanza, è raggiungibile abbastanza facilmente: ci sono voli diretti da Milano, Roma e Venezia, oppure si può passare per Dar es Salaam e poi prendere un volo interno o un traghetto.
Il volo dura tra le 8 e le 10 ore e le compagnie come Qatar Airways, Turkish Airlines o Ethiopian offrono opzioni tutto l’anno.
Quando andare a Zanzibar: il clima ideale
La buona notizia? Zanzibar è calda tutto l’anno. Le temperature oscillano tra i 22°C e i 26°C, con l’acqua che arriva fino a 30°C a marzo. La stagione secca va da giugno a ottobre, mentre da marzo a maggio piove di più. Anche novembre porta qualche rovescio.
Se stai pensando a un viaggio, i periodi migliori sono luglio-settembre e dicembre-febbraio. Così eviti le piogge e ti godi il sole senza pensieri.
Quanto costa una vacanza a Zanzibar?
La verità è che Zanzibar può essere sia economica che costosa, dipende da te. In alta stagione i prezzi salgono, soprattutto per i resort di lusso. Ma ci sono anche guesthouse, B&B e ostelli più accessibili.
In media, per una settimana senza volo, si spende tra 400 e 1000 euro a persona, in base all’alloggio. Il cibo è piuttosto economico, ma le attività (come le immersioni) possono pesare un po’ sul budget.
Un consiglio? Prenota in anticipo, confronta le opzioni e magari evita i periodi più gettonati. Zanzibar è un gioiello accessibile, basta solo organizzarsi un po’.
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