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Zamioculcas, la pianta di Padre Pio: perché tutti vogliono averla in casa

zamioculcas, pianta di Padre Pio
Piante e giardinaggio

Scopri tutto quello che c’è da sapere sulla zamioculcas tra cura, irrigazione e curiosità su questa incredibile pianta d’appartamento.


La zamioculcas sembra fatta apposta per chi ama le piante ma… non ha proprio il pollice verde. Bella, resistente e quasi indistruttibile, è una delle piante d’appartamento più amate degli ultimi anni. Ma perché? E come mai tutti la vogliono?

Originaria della Tanzania, questa pianta ha fatto il giro del mondo conquistando anche chi, con le piante, ha sempre avuto un rapporto complicato. Non teme la siccità, sopporta bene anche la poca luce e riesce a cavarsela in ambienti non proprio ideali. E poi, diciamolo: quelle foglie carnose, lucide e sempre perfette, sembrano finte da quanto sono belle. Ma dietro la sua apparente semplicità, si nascondono tante piccole curiosità interessanti.

Zamioculcas, la pianta d’appartamento ideale per chi dimentica di annaffiare


Hai presente quella sensazione di colpa quando ti accorgi di non aver innaffiato le piante per giorni (o settimane)? Con la zamioculcas non c’è da preoccuparsi.

Questa pianta è famosa per la sua resistenza estrema. Non ha bisogno di attenzioni quotidiane, non chiede troppo in cambio. Si adatta sia alla luce che alla penombra e resiste anche se la temperatura non è proprio da serra tropicale. Basta evitarle il sole diretto per troppe ore e posizionarla in un punto ben illuminato ma protetto, magari vicino a una finestra con tenda leggera.

L’acqua? Poca e solo quando serve. Durante il periodo vegetativo è meglio innaffiarla con moderazione, aspettando che il terreno si asciughi un po’. Meglio troppo poca che troppa: gli eccessi idrici possono far marcire le radici e rovinare tutto.


Perché la chiamano “pianta di Padre Pio”? Una leggenda tutta italiana

Se ti è capitato di sentirla nominare come “pianta di Padre Pio“, sappi che c’è una storia curiosa dietro. La leggenda racconta che il liquido lattiginoso che fuoriesce da una foglia spezzata venga interpretato da qualcuno come le “lacrime” del santo. Si narra anche che Padre Pio avesse una zamioculcas nella sua stanza. Ma qui nasce il dubbio: è vero?

In realtà, la pianta è arrivata in Europa solo negli anni ’90, ben dopo la morte di Padre Pio. Quindi, con ogni probabilità, si tratta di una delle tante storie popolari nate dal passaparola. Ma è proprio questo alone di mistero a renderla ancora più affascinante.


E non è finita qui: viene anche chiamata gemma di Zanzibar, un chiaro riferimento alle sue origini africane. Il nome già evoca terre lontane, e forse è anche per questo che ha conquistato tanti amanti del verde.

Cura della zamioculcas: pochi passaggi per farla vivere a lungo

Prendersi cura della zamioculcas non richiede abilità da giardiniere provetto, ma ci sono alcune dritte da tenere a mente.


Prima di tutto il terreno: scegli un mix ben drenante, come quello per piante grasse, che evita il ristagno d’acqua. Le radici della zamioculcas sono piuttosto sensibili, e l’acqua in eccesso può essere un vero nemico. Se vuoi andare sul sicuro, punta su un terriccio leggermente acido e ben aerato.

E la concimazione? Semplice. Da aprile a settembre, durante la fase di crescita attiva, puoi darle un fertilizzante liquido per piante grasse una volta al mese. Basta mescolarlo all’acqua dell’innaffiatura. In inverno, invece, meglio lasciarla tranquilla: entra in una sorta di riposo e non ha bisogno di stimoli.

Ecco un piccolo promemoria per la manutenzione:

  • Innaffia solo quando il terreno è asciutto al tatto
  • Usa terriccio drenante e vasi con fori sul fondo
  • Tienila lontana dal sole diretto per molte ore
  • Concima solo durante il periodo vegetativo

Con questi semplici accorgimenti, la zamioculcas ti ripagherà con foglie lucide e una crescita costante.

Dove sistemare la zamioculcas per farla rendere al meglio

Una delle cose più belle della zamioculcas è la sua versatilità. Sta bene ovunque: in salotto, in camera, nell’ingresso o persino in ufficio.

Basta scegliere un angolo con luce naturale, ma non troppo forte. In casa, un posto ideale potrebbe essere vicino a una finestra orientata a est o a nord. In estate, se vuoi portarla fuori, meglio posizionarla in una zona ombreggiata, al riparo dai raggi più intensi.

Attenzione però al freddo: sotto i 15°C inizia a soffrire. Le temperature ideali per questa pianta vanno dai 18 ai 26 gradi. Al di sotto, rallenta la crescita, e se fa troppo freddo potrebbe perdere le foglie.

E dal punto di vista estetico? Beh, è perfetta per aggiungere un tocco verde a interni moderni, minimalisti, ma anche a quelli più rustici o classici. La sua eleganza discreta si adatta a tutto.

Una pianta, mille possibilità. E nessuno stress.

Foto copertina | © stock.adobe.com


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