Scoprire i laghi italiani in primavera è un modo meraviglioso per godersi la natura senza la folla estiva.
Quando si parla di laghi italiani da visitare in primavera, si apre un mondo fatto di riflessi tranquilli, borghi silenziosi e natura che rinasce. Non c’è bisogno di scalare vette o affrontare viaggi lontani per trovare paesaggi da sogno: basta saper scegliere il momento giusto. E quale periodo migliore della primavera, quando le giornate si allungano, le temperature si fanno miti e la folla non è ancora arrivata?
Chi ha voglia di evadere subito, può prendere nota di questi luoghi per una fuga di un weekend. Magari proprio il prossimo. Alcuni si raggiungono in meno di due ore da città come Milano, Torino o Verona. E il bello è che ognuno ha qualcosa di unico da offrire.
Lago di Tenno: il piccolo gioiello turchese del Trentino
C’è chi lo chiama “il lago dei poeti”. Sarà per quel colore azzurro quasi irreale, o per il silenzio ovattato che lo circonda. Il Lago di Tenno, a pochi chilometri da Riva del Garda, sembra uscito da un dipinto. In primavera, l’acqua raggiunge sfumature incredibili, mentre i sentieri che lo circondano diventano perfetti per una passeggiata lenta, magari con un panino nello zaino e zero pensieri in testa.
È interessante notare come, nonostante la bellezza, questo lago resti poco affollato nei mesi primaverili. Sarà perché la maggior parte dei turisti si dirige verso il Garda? Meglio così. Intanto, chi lo conosce già, sa che da lì si può anche raggiungere il borgo medievale di Canale di Tenno, uno di quei posti in cui il tempo sembra essersi fermato.
Lago d’Orta: atmosfera intima tra le colline piemontesi
A chi cerca qualcosa di autentico, lontano dalle solite rotte, il Lago d’Orta offre un’alternativa deliziosa. Incastonato tra le colline del Piemonte, questo lago è un invito alla lentezza. Si crede che la sua isola, San Giulio, abbia un’aura quasi mistica, ed è facile capirne il motivo appena ci si arriva.
Passeggiare lungo il lungolago di Orta San Giulio è una di quelle esperienze da fare con calma, magari con un gelato in mano e lo sguardo perso tra le acque. E in primavera, l’assenza di grandi folle permette di apprezzarne ogni dettaglio.
Cosa rende unico il Lago d’Orta in primavera?
- Il clima fresco ma non freddo
- I ciliegi in fiore lungo i sentieri
- I piccoli ristoranti con tavolini all’aperto
- Il silenzio che si può davvero ascoltare
Lago di Scanno: il cuore verde d’Abruzzo
Nel Parco Nazionale d’Abruzzo c’è un lago che ha la forma di un cuore, e non è solo una suggestione da cartolina. Il Lago di Scanno è uno di quei luoghi che sorprende sempre, soprattutto in primavera quando tutto intorno torna a vivere. I boschi si risvegliano, i sentieri si asciugano, e si può finalmente percorrere l’anello che circonda il lago senza affondare nel fango.
Una cosa curiosa? Scanno è famoso anche per la sua lunga tradizione fotografica. Si dice che ogni scorcio sia “fotogenico per natura”. E a giudicare dalla luce che filtra tra gli alberi e dalle vecchie case in pietra del paese, qualcosa di vero c’è.
Lago di Bolsena: relax e storia nel Lazio
Non tutti sanno che il Lago di Bolsena è il più grande lago vulcanico d’Europa. Ma al di là dei numeri, ciò che colpisce è l’equilibrio perfetto tra natura e storia. In primavera, quando il clima del Lazio regala giornate tiepide, è un piacere esplorare i paesini sulla riva: da Marta a Capodimonte, passando per la più famosa Bolsena.
Ci sono spiagge tranquille dove stendersi con un libro, ma anche sentieri che attraversano vigne e uliveti. E per chi cerca qualcosa di più culturale, c’è il Castello Monaldeschi o le catacombe paleocristiane. Insomma, un mix perfetto per chi vuole alternare passeggiate e scoperte.
Lago di Braies: una cartolina delle Dolomiti senza troppi turisti
Sì, il Lago di Braies è uno dei più fotografati d’Italia. Ma la differenza la fa la stagione. In estate è preso d’assalto, mentre in primavera si può ancora godere del silenzio che lo rende così magico. Le acque verde smeraldo, le barche in legno, il riflesso delle Dolomiti innevate: tutto sembra più autentico, più vicino.
Il sentiero che lo circonda è accessibile e permette di scattare foto da ogni angolazione. Si crede spesso che qui la natura parli una lingua diversa, fatta di armonia e respiro lento. Ed effettivamente, basta sedersi su una panchina per capire che è vero.
Lago del Turano: l’inatteso tra i monti del Lazio
Tra i laghi meno conosciuti del Lazio, quello del Turano merita una menzione speciale. Pochi lo inseriscono negli itinerari primaverili, ma chi lo fa di solito se ne innamora. Il paesaggio qui è ruvido e morbido allo stesso tempo: montagne ancora fresche di neve che si specchiano nell’acqua, e piccole case che sembrano appoggiate con delicatezza sulle colline.
A Castel di Tora, uno dei borghi che si affacciano sul lago, si ha l’impressione di essere in una favola. Un consiglio? Arrivare al tramonto, quando la luce accende tutto di oro e la calma è assoluta.
Lago di Como: il classico che sorprende sempre
Infine, un classico che in primavera cambia volto: il Lago di Como. Basta allontanarsi da Como città per scoprire angoli più tranquilli come Varenna o Lenno. Le ville storiche iniziano a riaprire i giardini, i battelli tornano a solcare le acque e i sentieri si popolano di camminatori con lo zaino leggero.
Si crede spesso che sia solo per VIP e stranieri, ma non è così. Anzi, la primavera è il momento migliore per viverlo da vicino, senza sentirsi fuori posto.
Che si tratti di un weekend o di una gita di un giorno, i laghi italiani in primavera offrono qualcosa che è difficile spiegare a parole. Bisogna andarci, guardarli in silenzio e lasciarsi sorprendere. E magari, segnarseli per tornarci ancora, quando nessuno se lo aspetta.
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