Scopri il castello di Rocca Calascio, un gioiello architettonico dell’Abruzzo che combina storia millenaria e paesaggi mozzafiato.
C’è qualcosa di magico nel vedere una fortezza che sembra emergere dalle nuvole, incastonata tra le montagne abruzzesi come un segreto mai del tutto svelato. Rocca Calascio è così: silenziosa, imponente, a tratti surreale.
Non è solo un castello antico, è un luogo che sembra parlare. Racconta storie di cavalieri, principesse, venti impetuosi e cieli stellati. E se ti capita di trovarti lì, in cima, nel silenzio assoluto interrotto solo dal fruscio dell’erba, capirai perché questo posto incanta chiunque lo visiti.
Una storia che attraversa i secoli
La Rocca Calascio non ha bisogno di effetti speciali: la sua storia vera è già abbastanza affascinante. Risale al X secolo, costruita come punto di osservazione e difesa, quando dominare dall’alto era questione di sopravvivenza. Non per niente si trova a ben 1.460 metri d’altitudine, la più alta d’Italia. Da lassù, la vista spazia sulle vallate sottostanti, e si capisce subito perché fosse così importante controllare ogni movimento.
Nel tempo, la Rocca ha cambiato pelle più volte: da fortezza militare a residenza nobiliare. Ha visto guerre, tramonti gloriosi e albe incerte. Eppure, è ancora lì. A ricordarci che certe pietre sanno resistere meglio di qualunque altra cosa.
Il cinema l’ha già scoperta
Chi ama il cinema l’ha probabilmente già vista, magari senza saperlo. La Rocca Calascio ha fatto da sfondo a film iconici, il più famoso dei quali è sicuramente “Ladyhawke” del 1985, con Michelle Pfeiffer e Rutger Hauer. Il paesaggio era così bello che sembrava irreale. E non è finita lì: pubblicità, videoclip, documentari… sembra che chiunque cerchi un tocco di mistero e bellezza autentica venga qui a girare qualcosa.
Tra leggende e sussurri del passato
Non potevano mancare le leggende. E alcune sono così vive che, se chiudi gli occhi, quasi riesci a sentirle.
- La principessa fantasma: Si dice che una giovane nobile si sia innamorata di un pastore. Un amore contrastato, come spesso accade. Lei morì di crepacuore, e qualcuno giura che il suo spirito cammini ancora tra le stanze, cercando il suo amato.
- Il tesoro nascosto: Un classico, ma con un twist. Pare che ci sia davvero qualcosa sepolto tra le pietre, ma solo chi ha un “cuore puro” riuscirà a trovarlo. Chi ha il coraggio di provare?
- Le ombre della notte: Alcuni giurano di aver visto movimenti inspiegabili tra le rovine, soprattutto nelle notti ventose. Soldati, forse. O solo il vento?
Come arrivare (e perché ne vale la pena)
Raggiungere Rocca Calascio non è complicato, ma serve un pizzico di spirito d’avventura:
- In auto: Se parti da Roma o da città vicine, prendi l’A24 verso L’Aquila. Da lì, segui per Barisciano e poi Calascio. C’è un parcheggio ai piedi della rocca. Da lì, puoi proseguire a piedi (la camminata è breve ma intensa) o con navette, quando attive.
- Con i mezzi: La stazione più vicina è L’Aquila. Da lì partono autobus o taxi. Alcuni scelgono di arrivare a Calascio e fare l’ultimo tratto a piedi. Un modo perfetto per entrare nello spirito del luogo.
Informazioni utili prima di partire
L’accesso alla Rocca è gratuito e aperto tutto l’anno, ma occhio al meteo: a quelle altitudini il tempo cambia in fretta. In estate ci sono spesso visite guidate, che ti fanno scoprire angoli nascosti e dettagli che altrimenti passerebbero inosservati. Alcuni eventi speciali possono avere un costo, quindi è sempre meglio informarsi prima.
Non serve essere storici o appassionati di castelli per innamorarsi di Rocca Calascio. Basta essere curiosi. Perché, a volte, un luogo sa raccontare più di mille parole. E se ti lasci guidare dalla sua voce silenziosa, potresti scoprire qualcosa di te che non sapevi nemmeno di cercare.
Foto copertina | © stock.adobe.com