Nusa Penida è la destinazione indonesiana che non ti aspetti: selvaggia, autentica e semplicemente spettacolare.
Chiunque abbia sentito parlare di Bali prima o poi finisce per scoprire il suo lato più nascosto e affascinante: Nusa Penida. Quest’isola, che si trova a sud-est della ben più famosa sorella maggiore, ha saputo ritagliarsi un posto speciale nei cuori dei viaggiatori che cercano qualcosa di più grezzo, di più vero.
Spiagge da sogno, scogliere imponenti e acque color smeraldo sono solo una parte del fascino. Quello che colpisce è la sensazione di trovarsi in un luogo ancora poco toccato dal turismo di massa. Basta affittare uno scooter al porto e perdersi tra le stradine polverose per capire subito che qui la natura detta ancora legge. E diciamolo, questo fa davvero la differenza.
Meglio organizzarsi con una mappa offline o qualche tappa già in mente: a Nusa Penida non è raro trovarsi senza connessione. E forse è proprio questo il bello: un invito implicito a staccare per davvero.
Le spiagge di Nusa Penida: più che belle, selvagge
Le spiagge di Nusa Penida non sono semplicemente “belle”. Sono scenografiche, quasi teatrali. La più iconica? Senza dubbio Kelingking Beach, con quella scogliera che ricorda la forma di un T-Rex e un panorama che sembra uscito da un film. Ma attenzione: scendere fino alla spiaggia non è una passeggiata. Il sentiero è ripido, spesso affollato e richiede scarpe comode e sangue freddo. Ne vale la pena? Sempre.
C’è poi Crystal Bay, perfetta per chi cerca un po’ di relax con vista mare. Qui si può anche fare snorkeling, ma è meglio andarci di mattina presto: l’acqua è più limpida e ci sono meno onde.
Un’altra chicca meno battuta è Atuh Beach, circondata da alte scogliere e accessibile attraverso una lunga scalinata. Fatica ripagata con interessi, soprattutto all’alba, quando la spiaggia è praticamente deserta e l’acqua prende sfumature surreali.
E per chi ama le piscine naturali? Angel’s Billabong è una meraviglia geologica dove è possibile fare il bagno solo in condizioni di bassa marea. Non sempre sicuro, ma affascinante da vedere.
Cosa vedere oltre il mare: panorami, templi e incontri inaspettati
Nusa Penida è anche natura incontaminata e punti panoramici che lasciano senza fiato. Uno tra tutti: Broken Beach, una baia circolare con un arco naturale scavato nella roccia. Si dice che qui la forza dell’oceano abbia creato un’opera d’arte.
Chi ama le escursioni non può perdersi Peguyangan Waterfall, un tempio scavato nella roccia raggiungibile attraverso una scalinata blu a picco sull’oceano. La discesa mette alla prova anche i meno impressionabili, ma l’esperienza è qualcosa che resta.
Curioso poi il fatto che, nonostante l’isola sia molto devota, il turismo spirituale qui è ancora in secondo piano. Si vedono spesso cerimonie locali con offerte e abiti tradizionali lungo la strada, e si ha la sensazione di essere ospiti silenziosi di un mondo che continua a vivere secondo i propri ritmi. Questo dona a Nusa Penida un’identità autentica, difficile da trovare altrove.
Alcuni viaggiatori raccontano di incontri casuali con scimmie tra le palme o con pescatori che offrono cocco fresco senza aspettarsi nulla in cambio. Non succede tutti i giorni, ma quando capita, è quel tipo di dettaglio che si incide nella memoria.
Come arrivare e quando andare per vivere l’isola al meglio
Arrivare a Nusa Penida è più semplice di quanto sembri. Basta prendere un traghetto da Sanur o Padang Bai, con corse frequenti ogni giorno. Il viaggio dura circa 40-50 minuti, e una volta sbarcati conviene noleggiare uno scooter o affidarsi a un driver locale: le strade non sono sempre in ottime condizioni, ma l’avventura è garantita.
Il periodo migliore? Tra aprile e ottobre, quando il clima è più secco e il sole illumina i paesaggi in modo quasi cinematografico. I mesi di luglio e agosto sono i più affollati, quindi meglio evitarli se si cerca un po’ di tranquillità.
Un consiglio spassionato? Meglio fermarsi almeno due o tre giorni: molti fanno solo una gita in giornata da Bali, ma così si perde gran parte del fascino dell’isola. Dormire in una guesthouse locale, assaggiare il pesce grigliato in una warung sulla spiaggia e lasciarsi sorprendere dalla semplicità del posto è ciò che rende l’esperienza davvero unica.
Chi ha voglia di scoprire un angolo di Indonesia ancora autentico, lontano dai circuiti più patinati, a Nusa Penida troverà pane per i suoi denti. Ma attenzione: una volta vista, è difficile dimenticarla.
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