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Cosa sapere prima di andare al lago di Lesina (e perché ne vale la pena)

ponte del lago di Lesina
In Italia

Scoprire il lago di Lesina significa immergersi in un paesaggio autentico dove natura, storia e silenzi si fondono senza sforzo.


Poco distante dalla costa adriatica, incastonato tra il Gargano e il Mare, il lago di Lesina appare quasi per caso, come un segreto sussurrato dalla Puglia a chi sa ascoltare. Non è un luogo da cartolina turistica classica, ma uno di quelli che lasciano il segno proprio perché sembrano usciti da un racconto.

Una gita al lago di Lesina è perfetta per chi cerca una pausa dalla folla e desidera vivere un’esperienza fuori dagli schemi. Non serve nemmeno un grande piano: basta un pomeriggio libero, una bici o un paio di scarpe comode.

Cosa rende unico il lago di Lesina


Questa laguna costiera, separata dal Mare Adriatico da una sottile striscia di terra chiamata Bosco Isola, è uno degli ecosistemi più particolari del Sud Italia. Si estende per oltre 20 km in lunghezza, ma la sua profondità media non supera mai il metro. Questo crea un habitat ideale per pesci come l’anguilla, da sempre simbolo del territorio.

Si crede che proprio qui, tra le acque basse e le canne palustri, si perpetui ancora un antico equilibrio tra uomo e natura. La pesca tradizionale, portata avanti con strumenti come i “paranze” e i “martavelli”, segue ritmi antichi e affascinanti. Osservarli da vicino, magari all’alba, è una di quelle esperienze che riconciliano con il tempo.

Ma il lago di Lesina non è solo pesca. Attorno alle sue rive si muove una biodiversità sorprendente: aironi, fenicotteri, falchi di palude. E poi i profumi, quelli intensi della vegetazione salmastra, misti al vento che arriva dal mare.


Non è raro trovare piccoli capanni nascosti tra gli alberi, usati un tempo dai pescatori, oggi riadattati per l’osservazione degli uccelli. Ideali per chi ama la fotografia naturalistica o semplicemente per chi vuole starsene in silenzio a guardare.

Cosa vedere e fare nei dintorni del lago di Lesina

L’atmosfera intima del lago invita a prendersela con calma. Ma se c’è voglia di esplorare, ecco qualche spunto interessante:


  • Lesina Paese, con le sue viuzze silenziose e le case basse, sembra rimasto fermo nel tempo. Il piccolo museo dedicato all’anguilla è una chicca da non perdere.
  • Bosco Isola, una riserva naturale lunga e stretta, perfetta per passeggiate o pedalate in mezzo alla macchia mediterranea.
  • Il canale Acquarotta, che collega il lago al mare, è un punto suggestivo dove spesso si vedono pescatori al lavoro.
  • Il ponte pedonale di Acquarotta, che attraversa il canale, regala una vista splendida tra lago e mare. Camminarci sopra, soprattutto al tramonto, è un’esperienza che resta nella memoria.
  • Escursioni in barca, ideali per chi vuole osservare da vicino le specie che abitano la laguna.
  • Gastronomia locale: è impensabile lasciare Lesina senza aver assaggiato l’anguilla arrosto o le zuppe di pesce.

A voler ben guardare, ogni angolo del territorio nasconde un racconto. E anche se la zona non ha ancora un turismo di massa, forse è proprio questo il suo valore più grande.

Perché visitare il lago di Lesina almeno una volta

C’è chi cerca mete esotiche per sentirsi lontano da tutto. Ma a volte è proprio dietro casa che si trovano luoghi capaci di stupire. Il lago di Lesina non ha lustrini né grandi eventi. Ha piuttosto un fascino lento, che si rivela piano piano.


È interessante notare come le sue acque poco profonde riescano a riflettere cieli incredibili, specialmente al tramonto. Ogni giorno diverso, ogni luce nuova. C’è chi lo descrive come uno specchio d’anima più che un semplice lago.

E poi, diciamolo: in un mondo sempre più veloce e rumoroso, ciò che colpisce davvero è il silenzio. Quel tipo di silenzio che non è vuoto, ma pieno di suoni piccoli: il battito d’ali, il rumore dell’acqua tra i giunchi, le voci basse dei pescatori.

Per chi sente il bisogno di rallentare, per chi ama i posti autentici, per chi ha voglia di scoprire qualcosa di diverso senza fare troppi chilometri: Lesina aspetta. Non servono filtri, né itinerari troppo precisi. Basta lasciarsi andare. E guardare.

Foto copertina | © stock.adobe.com


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