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Come curare le piante in vaso quando vai in vacanza: 5 soluzioni smart

irrigazione a corda per le piante in vaso
Piante e giardinaggio

Parti sereno: ecco come curare le piante in vaso durante le vacanze con queste soluzioni pratiche e intelligenti.


Quando si organizza una partenza, tra valigie e biglietti, c’è sempre un pensiero che resta: come curare le piante in vaso quando si va in vacanza? Lasciarle sole può trasformarsi in un rischio, soprattutto se fa caldo e l’acqua scarseggia. Alcune appassiscono in pochi giorni, altre resistono, ma non senza fatica. Per fortuna, esistono soluzioni semplici e intelligenti per evitare brutte sorprese al rientro.

Prima di partire, perché non mettere in pratica qualche trucco furbo per lasciare le piante tranquille e serene? Basta poco per garantire loro acqua, luce e freschezza anche in tua assenza. Alcune soluzioni richiedono un minimo di preparazione, altre si improvvisano all’ultimo minuto. Ma tutte funzionano, davvero.

Irrigazione a corda: una trovata semplice e geniale


Si crede spesso che servano dispositivi complessi per innaffiare le piante durante le vacanze, ma a volte la semplicità vince. La tecnica della corda è tra le più economiche e affidabili. Si prende un contenitore pieno d’acqua (una bottiglia, una bacinella) e si posiziona vicino alla pianta. Una estremità della corda va immersa nell’acqua, l’altra nel terriccio.

La corda, che deve essere assorbente (come quella di cotone), trasporterà lentamente l’acqua dal contenitore al vaso, mantenendo costante l’umidità. Funziona per diversi giorni e si adatta bene a quasi tutte le piante.


Il bello? Non serve acquistare nulla: spesso tutto il necessario si trova già in casa. E si può usare anche per più vasi contemporaneamente, basta una bacinella più grande e un po’ di pazienza per disporre le corde.

Le 5 soluzioni smart che salvano le tue piante

Prima di partire, è utile dare un’occhiata a queste alternative, per scegliere quella più adatta a ogni pianta:


  • Gel idratanti: venduti nei garden center, rilasciano lentamente l’umidità nel terreno. Ideali per vasi piccoli e piante che non richiedono troppa acqua.
  • Bottiglie capovolte: si riempie una bottiglia d’acqua, si fora il tappo e si inserisce nel terreno. L’acqua uscirà gradualmente, a seconda della necessità.
  • Coni di terracotta: dispositivi che si avvitano alle bottiglie e si infilano nel terreno. Offrono un’irrigazione costante, sono riutilizzabili e funzionali.
  • Sistemi automatici: da quelli a batteria ai timer collegati a un rubinetto, permettono un’irrigazione programmata. Ideali per terrazzi con molte piante.
  • Gruppi d’acqua: se si ha più di una pianta, riunirle tutte in una vasca con un po’ d’acqua sul fondo può essere una salvezza. Il vapore crea un microclima umido.

Alcune soluzioni richiedono un investimento minimo, altre si possono realizzare con oggetti riciclati. E c’è sempre qualcosa che si adatta anche all’appartamento più piccolo.

Ombra, posizione e cura prima della partenza

Non è solo l’acqua a fare la differenza. Quando si parte, si dimentica spesso l’importanza della luce e della posizione. Spostare i vasi lontano da finestre troppo assolate o da punti dove il sole picchia diretto può evitare il surriscaldamento del terriccio.


Una pianta in mezz’ombra consuma meno acqua e resiste meglio alla sete. Prima della partenza è utile:

  • rimuovere foglie secche e rami danneggiati;
  • innaffiare a fondo, meglio la sera prima di partire;
  • raggruppare le piante, per creare un effetto “foresta” e mantenere l’umidità tra i vasi.

C’è chi aggiunge anche un telo leggero sopra le piante più delicate, per filtrare la luce e trattenere l’umidità. E chi lascia la vasca del bagno con qualche dito d’acqua, appoggiando i vasi su un rialzo: non è elegante, ma spesso funziona.

L’importante è trovare un equilibrio tra esposizione, acqua e temperatura. E se si parte per più di due settimane? In quel caso, forse vale la pena chiedere a un vicino di fiducia o affittare un servizio di plant sitter. Esistono davvero, e si occupano di tutto mentre non ci si è.

Tornare a casa e trovare le piante in salute è una piccola gioia che ripaga di ogni attenzione. Anche se, a ben vedere, prendersi cura delle piante in vacanza significa anche prendersi cura un po’ di casa, anche da lontano.

Foto copertina | © pinterest.com


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