Una caletta segreta, acque turchesi e una storia antica: la Spiaggia dei Sassolini è un piccolo tesoro nascosto.
Appena fuori dal borgo medievale di Scauri, nel cuore del Lazio, c’è un posto che non sembra vero. La Spiaggia dei Sassolini non urla per farsi notare, ma chi ci finisce per caso poi non la dimentica. Forse per l’acqua che sembra vetro, forse per quella strana sensazione che qualcosa di speciale sia rimasto intrappolato tra i sassi e il silenzio. C’è chi dice che sia magia. O più semplicemente, un equilibrio raro tra natura selvaggia e passato che resiste.
Tra Formia e Gaeta, proprio quando si pensa che non ci sia più nulla da scoprire, spunta questa caletta che sembra voler rimanere nascosta. Niente ombrelloni in fila, niente caos. Solo mare, luce e quella bellezza un po’ ruvida che ti fa venire voglia di toglierti le scarpe e respirare più forte. Chi ha con sé una maschera da snorkeling farebbe bene a usarla: sotto la superficie, qualcosa si muove sempre.
Perché la Spiaggia dei Sassolini conquista chi la visita
Si sente spesso parlare di “perle nascoste”, e a furia di dirlo il termine ha quasi perso senso. Ma qui, alla Spiaggia dei Sassolini, torna a significare qualcosa. La cala è incorniciata da due promontori e guarda dritto verso il Golfo di Gaeta. La vista è di quelle che non servono filtri, e anche chi non ama i selfie sente il bisogno di scattare qualcosa.
Curioso sapere che proprio in questo angolo fu girato parte di “Per grazia ricevuta” di Nino Manfredi. E in effetti, c’è qualcosa di cinematografico nell’atmosfera: il rumore dell’acqua tra i sassi, la luce calda sulla pelle, il profilo delle rocce che sembrano quinte teatrali.
La sabbia? Dimenticala. Qui ci sono solo ciottoli levigati, che rendono l’acqua ancora più limpida e intensa. C’è chi li trova scomodi, ma con un telo più spesso si sta che è un piacere. E poi, quel suono ipnotico dei sassi mossi dalle onde vale da solo il viaggio.
Poco più in alto, il Parco di Gianola e Monte di Scauri offre sentieri ombreggiati, resti romani nascosti nel verde e scorci da togliere il fiato. Un’idea perfetta per chi ama alternare mare e passeggiate, o semplicemente per chi vuole prendersi una pausa dalla spiaggia senza allontanarsi troppo.
Come arrivare e cosa sapere prima di andare
Prima di partire è bene sapere che la Spiaggia dei Sassolini è piuttosto piccola e in estate si riempie facilmente, quindi meglio scegliere periodi meno affollati o orari strategici. Non ci sono stabilimenti balneari, solo un piccolo chiosco nelle vicinanze e qualche panchina tra gli alberi.
Ecco alcune dritte utili per godersela al meglio:
- Il parcheggio è gratuito ma limitato, quindi conviene arrivare presto.
- Indispensabili scarpette da scoglio: i ciottoli sono belli, ma non sempre comodissimi.
- Portare acqua e qualcosa da sgranocchiare: non ci sono bar sulla spiaggia.
- Per chi ama le foto, la luce migliore è quella del tramonto: i riflessi sull’acqua sono da cartolina.
Per chi arriva in treno, la stazione di Minturno-Scauri dista poco più di 2 km dalla spiaggia e si può proseguire con una breve camminata o in bici. Anche questo contribuisce al fascino del luogo: non è una spiaggia per chi cerca il comfort assoluto, ma per chi ha voglia di bellezza autentica.
Un angolo di costa che resta nel cuore
Non serve andar lontano per vivere esperienze che lasciano il segno. La Spiaggia dei Sassolini offre proprio questo: un contatto diretto con il mare, la natura e un ritmo più lento, più umano. Forse perché qui non ci sono grandi attrazioni turistiche, solo il suono del vento e il profumo del mare.
Camminando tra i pini o affacciandosi dalle rocce, si ha la sensazione che questo piccolo angolo di Lazio riesca a raccontare molto più di quanto sembri. È un luogo che parla sottovoce, ma lascia un’eco lunga nei pensieri di chi lo ha scoperto.
Vale la pena segnarselo tra le mete future, anche solo per un pomeriggio diverso dal solito. Chi cerca un contesto intimo, dove la semplicità è un valore e non un limite, troverà qui un piccolo paradiso da custodire con discrezione.
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