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I 5 errori comuni nella cura delle piante in estate (e come evitarli)

una pianta da interno viene annaffiata
Piante e giardinaggio

Curare le piante in estate sembra semplice, ma basta poco per compromettere tutto il loro equilibrio.


Con l’arrivo dell’estate, il pensiero corre subito a terrazze fiorite, balconi pieni di verde e giardini rigogliosi. Ma proprio in questa stagione, in cui la luce abbonda e le temperature si alzano, le piante da appartamento e da esterno rischiano di soffrire più del dovuto. L’acqua evapora più in fretta, il sole picchia forte e piccoli sbagli quotidiani diventano più gravi.

Chi ama prendersi cura delle proprie piante, dovrebbe fare attenzione a pochi ma fondamentali dettagli per non vanificare mesi di crescita. Basta una distrazione o un gesto affrettato per mettere in difficoltà anche le specie più resistenti. Vuoi scoprire quali sono gli errori più comuni e come evitarli facilmente? Ecco una guida che fa davvero la differenza.

Troppa acqua o troppo poca: il classico sbaglio estivo


Tra gli errori più diffusi nella cura delle piante in estate, l’irrigazione sbagliata è al primo posto. Si crede spesso che con il caldo le piante vadano annaffiate ogni giorno, ma non è sempre così. Ogni specie ha esigenze diverse e alcune, come cactus e succulente, soffrono gli eccessi d’acqua più del caldo stesso.

L’acqua stagnante può provocare marciume radicale, mentre una carenza prolungata porta alla disidratazione. Il segreto? Controllare il terreno con le dita: se è ancora umido, meglio rimandare. E nei giorni più torridi, innaffiare la sera tardi o al mattino presto, quando il sole è meno aggressivo.

Anche l’uso del sottovaso può diventare un problema: se l’acqua rimane troppo a lungo, le radici rischiano di “annegare”. Meglio svuotarlo qualche minuto dopo l’annaffiatura, soprattutto per le piante in vaso.


Posizione sbagliata: il sole diretto non è per tutti

Non tutte le piante amano il pieno sole, anzi. Molte specie, soprattutto quelle da interno, non tollerano l’esposizione diretta ai raggi nelle ore più calde. Il rischio? Foglie bruciate, ingiallite o addirittura cadenti.

Ecco alcuni accorgimenti utili per evitare danni:


  • Spostare le piante in una zona ombreggiata o filtrata, specie nelle ore centrali del giorno
  • Utilizzare tende leggere o teli traspiranti per schermare la luce
  • Ruotare i vasi ogni tanto, per garantire una crescita più armoniosa
  • Prestare attenzione ai vetri: dietro una finestra chiusa, il sole può diventare letale

Per le piante da esterno, come gerani o petunie, meglio scegliere angoli ben ventilati ma non esposti al sole a picco.

Mancanza di concime: il nutrimento che fa la differenza

Durante l’estate, le piante sono nel pieno del loro ciclo vegetativo. Fiori, foglie, nuovi germogli: tutto richiede energia. E senza un po’ di concime, è difficile mantenerle sane e belle a lungo.


Un errore comune è dimenticare del tutto la fertilizzazione. Oppure, usare prodotti troppo aggressivi che rischiano di “bruciare” le radici. Meglio optare per concimi liquidi leggeri, da diluire nell’acqua ogni due settimane circa. Le piante fiorite apprezzeranno un apporto maggiore di fosforo e potassio, mentre quelle verdi beneficiano dell’azoto.

Attenzione anche ai segnali: foglie pallide o crescita rallentata sono spesso sintomi di carenze nutritive. E no, il terriccio da solo non basta, soprattutto se le piante sono in vaso da tempo.

Rinvasare d’estate? Meglio evitare

Si tende a pensare che ogni momento sia buono per cambiare vaso, ma l’estate non è l’ideale. Le alte temperature, lo stress da caldo e la necessità di assestarsi nel nuovo substrato mettono le piante a dura prova.

Il rinvaso comporta sempre uno shock, anche se fatto con cura. In estate, questo shock può diventare insostenibile. Le radici, già affaticate dalla stagione, rischiano di danneggiarsi ulteriormente.

Meglio attendere l’autunno o la primavera, quando il clima è più mite. Se proprio necessario, conviene farlo nelle ore più fresche e con il minimo di disturbo possibile.

Dimenticare la ventilazione: l’aria fa respirare anche le piante

In estate si chiudono spesso le finestre per tenere fuori il caldo, ma così si fa un danno doppio: si alza l’umidità e si riduce l’ossigenazione. Un ambiente troppo chiuso può favorire muffe, funghi e insetti indesiderati.

Le piante hanno bisogno di aria fresca e movimento, anche se non lo si nota subito. Bastano pochi minuti di ventilazione naturale ogni giorno per migliorare notevolmente il loro benessere.

Chi ha piante in bagno o in cucina dovrebbe prestare ancora più attenzione, perché sono gli ambienti più soggetti a ristagni di umidità. E magari affiancare alle piante più delicate un piccolo ventilatore a bassa potenza, quando serve.

Prima di correre a comprare nuove piante estive, meglio assicurarsi che quelle già presenti siano davvero in salute. Spesso, basta correggere piccoli dettagli per vederle rifiorire con energia. Il verde d’estate non è solo decorazione, è vita.

Foto copertina | © stock.adobe.com


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